Questo testo affronta l’argomento della Ventilazione Meccanica partendo da una solida analisi delle basi fisiologiche e, attraverso una disamina delle tecnologie applicate, ne valuta le indicazioni cliniche analizzando anche le tattiche e le strategie di utilizzo. Il testo è suddiviso in 19 capitoli che, dopo aver messo in relazione le basi di fisiologia e fisiopatologia del sistema respiratorio con le nozioni tecniche e i parametri di monitoraggio, descrivono le situazioni e i metodi di utilizzo della ventilazione invasiva e non invasiva analizzando le tipologie di pazienti e gli effetti collaterali. Ciascun capitolo è supportato da fotografie, disegni e tabelle che illustrano le procedure descritte. I capitoli sono completati da un’ampia e aggiornatissima bibliografia.
La ventilazione meccanica invasiva e non invasiva viene utilizzata quale efficace strategia terapeutica quando il sistema respiratorio, sia negli eventi acuti che nelle patologie croniche invalidanti, è incapace di soddisfare le esigenze metaboliche dell’organismo. Da diversi anni ormai, anche i fisioterapisti si sono avvicinati al mondo della ventilazione partendo dal presupposto di considerare il ventilatore non più uno strumento sconosciuto ad esclusivo appannaggio dei medici intensivisti, ma un efficace “ausilio” in grado di migliorare gli scambi gassosi e di ridurre il lavoro a carico dei muscoli respiratori. L’intervento durante le fasi di svezzamento dalla ventilazione meccanica, l’adattamento nelle prime ore di ventilazione non invasiva, la scelta di una interfaccia confortevole per ogni paziente sono solo alcuni esempi di come il nostro ruolo sia diventato significativo in questa pratica clinica. Di conseguenza appare indispensabile che ogni fisioterapista che voglia avvicinarsi ai pazienti con problematiche respiratorie completi lo scarno bagaglio culturale che viene fornito dalla formazione universitaria di base con solide nozioni provenienti dalla letteratura scientifica. Le motivazioni non si limitano alla crescita personale, ma comprendono la possibilità di acquisire un linguaggio comune a medici e infermieri per conquistare un autorevole ruolo propositivo e operativo all’interno del team che segue questi pazienti.
Il testo proposto e curato da medici di fama internazionale facilita questo scopo e racchiude in un unico volume tutto ciò che costituisce la base della ventilazione invasiva e non invasiva in terapia intensiva o più in generale in fase acuta. Nei primi capitoli del libro vengono dettagliatamente esposti i concetti fondamentali riguardanti le modalità di ventilazione e la loro interazione con il paziente. Vengono presentate accuratamente anche modalità di ventilazione non abitualmente utilizzate e viene dato spazio a cenni di farmacologia strettamente connessa con le patologie polmonari e il loro supporto ventilatorio.
La seconda parte del libro è invece dedicata alla descrizione approfondita e precisa di diverse tipologie di pazienti e la loro gestione in ventilazione. Interessante, dal punto di vista stilistico, è l’utilizzo di esempi pratici per semplificare la teoria e utile a fini didattici è l’inserimento, alla fine di ogni paragrafo, di una breve sintesi dei concetti espressi. Il lettore avrà l’opportunità di trovare all’interno del testo i più autorevoli e aggiornati riferimenti bibliografici necessari ad eventuali ulteriori approfondimenti.
Da sottolineare l’importanza cruciale che gli autori danno ad alcuni aspetti quali la valutazione, il monitoraggio e la scelta dei vari tipi di maschera per la ventilazione non invasiva. Abbiamo inoltre notato con piacere il passaggio in cui, nel capitolo sette, viene citato il fisioterapista respiratorio il cui ruolo, insieme a medici ed infermieri, riveste una “importanza critica per il successo della NIV”.
Ci permettiamo pertanto di consigliare questo testo a tutti i colleghi che desiderino approfondire questo argomento nella speranza di poter contare per il futuro in un numero sempre crescente di fisioterapisti preparati e competenti, che entrino nei reparti di terapia intensiva non più come
“optional” per pochi pazienti, ma strettamente integrati all’interno dell’équipe di reparto.